Zeit für die Sonntagsplatt’. Wie jede Woche gibt’s auch heute wieder unsere Rubrik “Platten do die for / fated to die“, in der Bandmitglieder oder Special Guests erzählen, welche ihre liebste Platte ist und welche ganz hinten im CD-Regal versteckt wird…

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Unser Gastautor heute: Alessio Posar von Stylish Kids In The Riot, die am Donnerstag, 18.11.2010 ihr Debüt “You!You! EP” über Airbagpromo Rec. veröffentlichen.

Platte to die for: The Clash – London Calling

Dopo due anni dal debutto i Clash hanno ormai capito che la musica è una sola e hanno implementato tutte le loro influenze sulla struttura prettamente punk del gruppo, facendo uscire il disco migliore degli anni ’80 nettamente in anticipo. So quindi di non essere particolarmente originale nel sceglierlo, anche perché non è propriamente il disco che mi ha cambiato la vita (in quel caso dovrei dire American Idiot dei Green Day o Up The Bracket dei Libertines, ma questi due non esisterebbero senza London Calling!), però è incredibile come a più di trent’anni dall’uscita questo sia ancora in grado di influenzare la musica rock contemporanea con la sua commistione di reggae, punk, rock, rockabilly: chiunque voglia suonare indie-rock ora deve tantissimo a brani come Hateful o Spanish Bombs. Il messaggio di critica politica e sociale è poi sempre stato importantissimo per i Clash, così come il rapporto con i fan, invitati sempre dopo i concerti nella stanza del gruppo, dove erano trattati alla pari e spinti all’azione, non lo dico io, ma Lester Bangs, ovvero uno dei più grandi critici musicali mai vissuti… insomma, non un semplice gruppo, ma un’idea che continua ad influenzarmi ed a perseguitarmi…

Platte fated to die: Good Charlotte – The Chronicles Of Life And Death

E’ strano: all’inizio avrei voluto segnalare uno qualunque dei primi album dei Beatles per essere stati praticamente la prima boy band della storia, ma forse proprio per questo si meritano di più ( e in fondo anche i Sex Pistols erano una fottuta boy band messa su da quel genio di McLaren). Ho dovuto invece pensarci un sacco, potrei anche mettere l’ultimo degli Exciter… Alla fine non mi vergogno di possedere quasi tutti i dischi dei Green Day, molti di Blink 182 e Offspring, uno dei Sum 41, persino due (dico DUE DISCHI) di Avril Lavigne!!! Allora perché questo astio per i Good Charlotte??? Beh, per prima cosa perché io questo disco l’ho comprato, rimettendoci dei soldi… Parliamo chiaro, in sé non è orribile, ma mi suona così falso: il pezzo più bello e più famoso del cd “I Just Wanna Live” ci racconta di quanto sia brutto essere ricchi e famosi. Sono sicuro che il signor Madden sarebbe molto più felice in Pakistan invece che essere un ex-presentatore di MTV (americana, ovvero roba seria, non italiana o del Botswana), miliardario con storie con altri miliardari come Hilary Duff… Gli altri brani del disco si muovono seguendo le tracce della hit, con retorica facile facile, pop rock/punk che non inventa nulla e pretenziosità a livelli estremi,come l’intro in giapponese (GIAPPONESE???), che sembra avvisarti che stai per ascoltare un disco gothic… ma per favore…